> sɪ ᴜsᴀ ᴅɪʀɪ ɪɴ ᴄᴇʀᴛᴇ ᴏᴄᴄᴀsɪᴏɴɪ.
Mᴀ ᴇ̀ ᴜɴ'ɪʟʟᴜsɪᴏɴɪ, ɪʟ ᴛᴇᴍᴘᴏ ɴᴏɴ sɪ ꜰᴇʀᴍᴀ ᴍᴀɪ, ᴄᴏɴᴛɪɴᴜᴀ ᴀ sᴄᴏʀʀᴇʀᴇ sᴇᴍᴘʀɪ ᴇ ᴀᴅᴅɪᴠᴇɴᴛᴀ ᴄᴄʜɪᴜ̀ ᴠᴇʟᴏᴄɪ sᴏᴘʀᴀᴛᴛᴜᴛᴛᴏ ǫᴜᴀɴɴᴏ ɴᴏɴ ᴛɪɴɴɪ ᴀᴅᴅᴜɴɪ.
E ǫᴜᴀɴɴᴏ ꜰɪɴᴀʟᴍᴇɴᴛɪ ᴛɪɴɴɪ ᴀᴅᴅᴜɴɪ, ᴛᴜᴛᴛᴏ ɪʟ ᴛᴇᴍᴘᴏ ᴀᴛᴛʀᴀssᴀᴛᴏ ᴄʜᴇ ɴᴏɴ ʜᴀɪ sᴇɴᴛɪᴛᴏ ᴘᴀssᴀʀᴇ ᴛ'ᴀʀʀɪᴠᴀ ᴅɪ sᴜᴘʀᴀ ᴄᴏᴍᴇ 'ɴᴀ ᴠᴀʟᴀɴɢᴀ, ᴜɴ ꜰɪᴜᴍɪ ɪɴ ᴘɪᴇɴᴀ, ᴇ ᴛᴜ ɴᴇ ᴠᴇɴɪ ᴛʀᴀᴠᴏʟᴛᴏ, ᴀʀʀɪsᴄʜɪ ᴅɪ ᴍᴏʀɪʀɪ ᴀssᴜꜰꜰɪᴄᴀᴛᴏ."
Buonasera amici! Oggi vi parlo del racconto "Un giro in giostra", tratto dal libro "Gran Circo Taddei e altre storie di Vigàta" di Andrea Camilleri.
La storia è quella di Nito, un bambino su cui i genitori puntano tutto, serbando per lui grandi progetti per il futuro, ma purtroppo viene a mancare il padre presto e la madre è costretta ad arrangiarsi come può, pur di consententirgli di studiare. Tuttavia, sebbene Nito sia uno studente eccelso, il suo aspetto fisico allontana tutti e non gli consente di essere apprezzato per le sue doti, finendo per doversi arrangiare per vivere, disattendendo le speranze della madre di vederlo diventare un affermato professore. Questo essere rifiutato da chiunque, lo porta a chiudersi drasticamente in se stesso, repellendo la mondanità.
Fin quando un giorno, una studentessa a cui dà ripetizioni, si invaghisce di lui. Così, dopo una vita passata nel rifiuto, egli capisce cosa significhi essere apprezzato e improvvisamente si guarda allo specchio, vedendosi per la prima volta. Ma tutte le gioie sono effimere...
Ho trovato questo racconto leggermente diverso da quelli letti finora. È una storia triste già in partenza, il racconto di una vita infelice e sprecata, già da subito si intuisce che non si sarà un lieto fine. Ho avuto la sensazione di leggere un Camilleri, azzarderei, diverso, eccessivamente malinconico. Per questo, il mio voto è ⭐⭐/5
Chi di voi l'ha letto? Anche voi avete avuto la stessa sensazione?
Un abbraccio, Vostra C.
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