Gennaro Savio's video: LE RESPONSABILITA POLITICHE DEI DANNI DA MAREGGIATA A ISCHIA PONTE

MONTAGNE DI ALGHE CON BASOLI E SANPIETRINI SALTATI, ISCHIA PONTE CONTINUA AD ESSERE OSTAGGIO DELLE MAREGGIATE A Ischia Ponte il mare continua a fare danni e a dare un’immagine di triste abbandono e degrado sociale dell’antico Borgo di Celsa. Infatti più che un sito storico, architettonico e marinaresco di straordinaria bellezza qual è, sembra un luogo spettrale visto la distruzione che ad ogni mareggiata i marosi compiono tra il piazzale delle Alghe e quello Aragonese. I cumuli di alghe che sembrano quasi fare da base al maestoso Castello Aragonese, sono stati accatastati sotto il muraglione che costeggia il mare, mentre una coltre di alghe continua a fare da pericolosissimo tappeto sulla strada e sul selciato del piazzale dove mentre i pedoni rischiano di scivolare, macchine e motorini rischiano di slittare: da non credere! Ma non è tutto. Sino ad oggi non si è avuto neppure il buon senso di liberare dalle alghe il belvedere e i gradini che ne permettono l’accesso ed è pressoché impossibile percorrerli a meno che non si voglia rischiare di cadere e farsi male. E che dire degli enormi basoli che le violente onde del mare hanno letteralmente sradicato dal molo del piazzale Aragonese? Oppure dei sanpietrini volati quasi fossero fatti di carta pesta? Qualcuno che non conosce storia e dinamiche politiche ed amministrative del comune di Ischia potrebbe obiettare che dinanzi alla forza della natura c’è poco da fare. E’ vero, si, ma non in questo caso considerato che qui, da oltre quarant’anni, non si è mai provveduto a realizzare a mare, gli interventi necessari a difendere l’abitato dai marosi. Sono state fatte solo chiacchiere o, peggio ancora, il dramma degli allagamenti di Ischia Ponte è stato solamente strumentalizzato dalla politica locale. Da candidati a sindaco e a consigliere comunali che una volta eletti non hanno mai avuto la volontà politica di mettere in essere ciò che avevano promesso. Eppure di progetti presentati ad ogni campagna elettorale ce ne sono stati sempre, ma non si è mai passato ai fatti. E così da decenni, Ischia Ponte è costretta ad essere ostaggio del mare con tutti i disagi e i pericoli che gli allagamenti creano a residenti, turisti e commercianti che in determinati periodi sono costretti a tenere abbassate le serrande, o meglio, ad alzare le paratie onde evitare che il mare invada i loro negozi. E per non avere nel tempo investito fondi ed energie necessarie alla realizzazione delle scogliere, ad ogni mareggiata da anni oltre alla beffa della distruzione provocata dai marosi, bisogna puntualmente subire il danno dello sperpero di denaro pubblico per la messa in sicurezza e il ripristino dello stato dei luoghi. Poi si buttano letteralmente a mare miliardi di euro per lavori pubblici inutili e costosi come quelli realizzati a piazza degli Eroi e al parcheggio ex Jolly. Vero amministratori di ieri e di oggi?