Michele Alí's video: Iftar Acireale piazza Duomo Acireale

Dove c’è rispetto per il prossimo, tolleranza, piacere di stare assieme e condividere si festeggia la Repubblica, la si celebra alimentando i punti della Costituzione che promuovono integrazione e inclusione, e si nobilita l’Uomo nel suo sentimento laico o nel rispetto di qualsiasi religione professi; sia il 2 giugno, ma anche in qualsiasi meraviglioso e unico giorno dell’anno. Ieri è successo qualcosa di straordinario per la nostra Acireale; non del tutto inedito perché qualcosa di simile era già accaduto negli anni passati, per questo mi piace ricordare Enzo Dato. Ho pensato a lui nei giorni precedenti all’evento e anche ieri, sarebbe stato assieme a noi a respirare a pieni polmoni un momento di vita cittadina di grande emozione civile e umana. Poi, per quello che sono le mie esperienze, anche all’Arci hanno realizzato bellissime cene di questo genere. Ieri rimane storico perché un Iftar è stato festeggiato nel 2 giugno della Repubblica Italiana, non è stato fatto apposta, non c’erano altre possibilità e non voleva essere motivo di litigio, ma col senno del poi, del successo di ieri sera e con la bandiera italiana ancora appesa al campanile del Duomo, è stata una soluzione fortunata che aggiunge anche più valore. Un altro valore aggiunto è la location di questo incontro, piazza Duomo è il cuore di Acireale e per questo nuovo inizio non poteva esistere luogo migliore. Spero ovviamente che tale genere di incontri possa avvenire ancora. Ho assistito a una divisione tra parti, strumentalizzazione politica (più o meno elegante), tanti “non sono, ma” e altro anche più doloroso, forse era prevedibile, d’altro canto se io sono così felice per quanto successo posso anche immaginare che esistano altre persone a emozione uguale ma con segno meno. Ho preferito confrontarmi col sorriso, lo stesso sorriso usato dai fratelli islamici; ovviamente per me è più facile, ho ammirato quello più sofferto di chi, oltre alle polemiche per questo Iftar, vive giornalmente il pregiudizio e la diffidenza per una lingua diversa, per un credo diverso, per un colore della pelle, per un velo. Fino all’ultimo ho provato a convincerli ad accettare questo invito, non ho felicità aggiunta nel considerarmi dalla parte giusta, e comunque tutti pensiamo di essere dalla parte giusta, poi ho smesso di guardare commenti o messaggi, il divertimento e l’emozione hanno preso tutta la mia serata. Ho anche persone care che non si tirerebbero indietro di fronte a una richiesta di aiuto, facciamo una guerra? No, grazie, bastano quelle vere, le stesse che, quando impareremo che il valore della Vita di ogni Uomo sulla terra è uguale, finiranno. Ringrazio Ismail, le donne che hanno cucinato le prelibatezze e chi ieri ci ha servito ai tavoli. Ringrazio l’amministrazione comunale, ha capito il valore ideale di questa iniziativa accettando una quasi sfida, ringrazio l’associazione Costarelli per essersi subito messa a disposizione. Ringrazio chi è rimasto fino alla fine per pulire per pulire piazza Duomo col sorriso e con la stessa cura che si mette quando si pulisce casa propria. Mi hanno regalato un viaggio senza la necessità di prendere un aereo. Ringrazio il Vescovo Raspanti, l’Imam Aiad, gli uomini e le donne che professano una fede e chi non ha una fede da professare, ma che pone alla base del rapporto tra gli uomini il rispetto; ieri il messaggio è stato bellissimo e di grande potenza. Potrò apparire esagerato, solo qualche giorno fa paragonavo piazza Cusmana a una piccola Sarajevo, ieri ci sono stati vari momenti in cui mi è sembrato di essere al centro del mondo, ringrazio chi ha reso ieri Acireale una Città e che l’ha fatta anche respirare come una Comunità.