SJuli's video: Cavalli: Lamento d Ecuba - Pandolfi: Sonata per violino

Francesco Cavalli (1602-1676) "La Didone" Act I. Lamento d'Ecuba Marie-Nicole Lemieux, contralto Ensemble Artaserse Giovanni Pandolfi (ca. 1620-1669) Sonata per violino "La monella romanesca" 07:31 Alessandro Tampieri, violin Ensemble Artaserse Live recording Girona 2012-06-26 ******* Alle ruine del mio regno adunque sopravvivo decrepita, e son giunta a riputar il pianto testimon trivial de' miei dolori! Onde va l'alma mia cercando oltre le lagrime il tenore di lamentarsi, mentre in questa notte in un punto perdei regno, patria, marito, e figli miei. Tremulo spirito flebile, e languido escimi subito, vadasi l'anima, ch'Erebo torbido Cupido aspettala. Povero Priamo scordati d'Ecuba vedova misera. Causano l'ultimo orrido esito Paride, e Elena. Ahi tra tanti nemici prova il mio petto solo penuria di ferite, nè cade ancor la mia tra tante vite, e la figlia, e la madre estinta cada per una stessa man, per una spada; e nel morir sotto il nemico ferro si riconfonda il sangue nostro, e sia questo misero ventre, onde nascesti, lacerato non lunge dal tuo petto. Riunisca la morte ciò, che il nascer divise, e della madre, e della figlia esangue vada in sepolcro ad abbracciarsi il sangue. Vipera livida, aspide pessimo, mordimi, todimi. Intime viscere spruzzano, stillano fervide lagrime. Crollano, tremano, ardono, cadono, portici, e tempii. Vassene in polvere, restati in cinere, porpora e imperio. Porgimi, figlia, la man, che sento non poter più; andiam cercando spada cortese, che ci tolga ben tosto i dì mortali, oggi la morte è 'l minimo de' mali.