Stuffilm's video: HAPPY BIRTHDAY BAROLO BOYS 1 Anno fa usciva il film Barolo Boys Un vino e la sua terra la Langhe

HAPPY BIRTHDAY BAROLO BOYS! Il 30 settembre 2014 usciva “Barolo Boys. Storia di una rivoluzione”, il primo film dedicato agli anni ruggenti che hanno cambiato per sempre la storia, il volto e la percezione delle Langhe. Una doppia e affollatissima proiezione nel prestigioso cinema “Fratelli Marx” di Torino ne sanciva il varo, e sono ancora vivi nel nostro ricordo i volti e i commenti di quella bellissima serata di fine estate. Dopo l’uscita, il film ha preso a correre per le strade sia del nostro paese, sia all’estero, partecipando a decine di proiezioni, festival, rassegne, incontri a tema, degustazioni, eventi. Non ci siamo fatti mancare nulla: dalle serate in sconosciuti paesini d’alta montagna al cinema newyorkese di Robert De Niro, dai saloni parrocchiali all’Expo 2015, dalle cantine alle sale d’essai. Un anno di never ending tour con “Barolo Boys”, insomma. Più di cento appuntamenti, oltre un milione di spettatori nei due passaggi televisivi su Rai2 (in una versione ridotta da 52 minuti), tre ristampe del DVD andate esaurite, oltre a una forte presenza internazionale sui nuovi media, da Itunes ad Amazon, da Vudu a Google Play. A ottobre, quando verrà lanciato Netflix Italia, tra i primi titoli in catalogo ci sarà anche “Barolo Boys. Storia di una rivoluzione”. Ma non è di numeri che vogliamo parlare, nè vogliamo lodarci da soli (dalle nostre parti si dice "J asu d'Cavour Je gniun ca i lauda, as laudu da lur", e noi siamo già al limite del consentito o forse oltre!). Nel festeggiare questo importante anniversario, dobbiamo e vogliamo soprattutto fare dei ringraziamenti, dobbiamo ringraziare tantissime persone. Il pubblico, che ci è stato vicino con affetto e partecipazione, non lesinando complimenti ma anche critiche, osservazioni, stimoli. I mezzi di informazione che hanno diffusamente parlato del film, facendone rimbalzare la notizia su una miriade di giornali, tv, radio, riviste online e blog. La Film Commission Torino Piemonte, che ha non solo sostenuto finanziariamente, ma ha accompagnato, con consigli e appoggi logistico-comunicativi, tutto il percorso produttivo e di uscita del documentario. E infine i produttori di Langa, i protagonisti del film e non solo, che sono intervenuti con generosità e competenza in occasione di numerosissime proiezioni e trasferte. Molti di questi produttori per noi non sono più solo i personaggi di un film, sono diventati degli amici. Non sempre è stato facile confrontarsi con il "mondo del vino". Come era facile immaginare, tuttavia, non appena il film si è allontanato di qualche miglio dalle colline teatro della vicenda narrata e (come ci auspicavamo) si è fatto largo anche tra un pubblico più ampio, ci siamo resi conto che molti degli aspetti ritenuti delicati o “controversi” di questa storia hanno assunto una dimensione completamente diversa e un significato nuovo. A Trento, Loreto, Lanciano, New York, Vancouver, Dubrovnik… a emergere con forza non è stato un approccio enologico piuttosto che un altro, una certa tipologia di botte piuttosto che un'altra, un tempo di macerazione più o meno lungo. A fare breccia nel cuore del pubblico sono stati l’umanità di Langa, il coraggio e l’attaccamento al territorio che non conoscono confini di stile o di tipologia di affinamento. E' stato il film, che, consentitecelo, ha saputo superare gli "steccati" del pubblico di appassionati e winelover, interessare e coinvolgere anche persone lontane anni luce dal mondo del vino. ( p.s. c'è chi giura di aver visto anche degli astemi assistere a una proiezione di Barolo Boys!) E ancora, il paesaggio meraviglioso delle colline Patrimonio Unesco, le tante bellissime storie familiari familiari che queste racchiudono e che anche attraverso il cinema, sempre di più, bisognerà far scoprire al mondo. Certo, questa vi potrà sembrare una chiusa troppo facile, un lieto fine classico “da film”, in cui negli ultimi minuti tutti i problemi e le divisioni si ricompongono, e trionfano l'armonia e la pace. E tuttavia è così, credeteci, perchè nella molteplicità dei punti di vista che abbiamo ascoltato, letto, commentato durante questo anno, sentiamo riecheggiare sullo sfondo una sola frase, forse tanto banale e ripetuta da diventare necessariamente vera: «Ha vinto il Nebbiolo, hanno vinto le Langhe». Ecco, se a distanza di un anno il film “Barolo Boys. Storia di una rivoluzione” fosse servito anche solo a ribadire questo semplice concetto da un capo all’altro del mondo, potremmo dire di aver fatto, insieme a voi, la nostra parte. Voi continuate a seguirci perché, come dice qualcuno, «... il viaggio dei Barolo Boys può aver cambiato destinazione, ma prosegue ancora oggi». Grazie Paolo Casalis e Tiziano Gaia per info www.baroloboysthemovie.com