deto911's video: Si Puo Si Puo - Basley Click Feat Nesly Rice - Soul Est 01 - Fabri Fibra Nesli Fede Fritz

Traccia numero 06 del disco "Soul Est 01" compilation datata 2002. Primo lavoro “consistente” della triestina Soul Est, che dopo aver prodotto “Farfalla pesante”, brano contenuto in un album di Patty Pravo, dà alle stampe una compilation scritta, suonata e prodotta nel Friuli Venezia Giulia. Così, la “fredda” regione italiana diventa fucina di una lunga serie di artisti “caldi”, alcuni noti, altri meno, che tra di loro hanno in comune la voglia di comunicare liberamente con un unico vincolo, quello di utilizzare, quale mezzo, la black music, in tutte le sue forme: rap, soul, reggae, rocksteady, funk, acid jazz, blues, abbinando spesso, a questi suoni, una melodia che flirta abilmente con il pop. Con la presenza pressochè fissa di una struttura base di musicisti guidati dal già noto Al Castellana (collaboratore di Neffa, Sottotono ed altri), si muovono artisti il cui nome ha già fatto il giro dell’ambiente black e non solo, da Sab Sista a Fritz Da Cat, da Deda a Basley Click, da Dj Double S alla band di Neffa. A questi si uniscono esponenti dell’emergente scena black friulana che, in questa compilation, meglio si distinguono per freschezza ed allo stesso tempo per una già chiara idea artistica. Gli Amari di “Cinico settembre” mettono insieme rap, jazz ed elettronica, ed il risultato è assai gradito, mentre Trabant azzecca una melodia da alta classifica con “Satelliti”. Bella la cover di Wonder, “Blame it on the sun”, eseguita da Max Bonano e delicate sono le atmosfere jazzy di Dazz e Melissa Bell in “Lullaby”. Qualche episodio appare sottotono (non per l’assomiglianza con l’omonimo gruppo rap italiano…) come “Ora non parlare” o “Quello che vuoi”, ma nel complesso la compilation è degna di nota e consigliata sia agli amanti della black music che del pop. E d’altronde, negli ultimi tempi, siamo abituati ad ascoltare rap, soul e funk in chiave melodica, fortemente melodica. Come dire: un occhio alla tradizione ed uno alla classifica. E l’esperienza di Al Castellana, in questo progetto, insegna tante cose.