Quarta Parete's video: Puglia Showcase Kids 2019: QuartaParete intervista Tonio De Nitto

QuartaParete - mediapartner del Puglia Showcase Kids 2019 ospitato durante la XII edizione del Napoli Teatro Festival Italia - intervista Tonio De Nitto, autore e registaporta di "Diario di un brutto anatroccolo" "DIARIO DI UN BRUTTO ANATROCCOLO" DI TONIO DE NITTO REGIA TONIO DE NITTO CON ILARIA CARLUCCI, FRANCESCA DE PASQUALE, LUCA PASTORE, FABIO TINELLA MUSICHE ORIGINALI PAOLO COLETTA COLLABORAZIONE AL MOVIMENTO COREOGRAFICO ANNAMARIA DE FILIPPI LUCI DAVIDE ARSENIO COSTUMI DI LAPI LOU SCENE ROBERTA DORI PUDDU PRODUZIONE ASS. CULT. FACTORY COMPAGNIA TRANSADRIATICA COPRODUZIONE TIR DANZA, FONDAZIONE SIPARIO TOSCANA età da 7 anni Un altro anatroccolo oltre quello di Andersen usa la fiaba come pretesto per raccontare una sorta di diario di un piccolo cigno, creduto anatroccolo, che attraversa varie tappe della vita compiendo un vero viaggio di formazione alla ricerca di se stesso e del proprio posto nel mondo, alla scoperta della diversità come elemento qualificante e prezioso. La nascita e il rifiuto da parte della famiglia, la scuola e il bullismo, il mondo del lavoro, l’amore che arriva inatteso e che presto può scomparire, la caccia e poi la guerra come orrore inspiegabile agli occhi di chiunque: tappe di un mondo ostile, forse, che resterà tale sino a quando il nostro anatroccolo non sarà in grado di guardarsi negli occhi e accettarsi. Proprio come accade al piccolo anatroccolo di Andersen che, specchiandosi nel lago, scopre la propria vera identità. Lo spettacolo è prodotto da Factory Compagnia Transadriatica, che dal 2009 svolge attività di produzione teatrale, cooperazione internazionale, organizzazione di rassegne e festival e formazione teatrale. Diario di un brutto anatroccolo è il secondo spettacolo, coprodotto con TIR danza, che coniuga il teatro e la danza. Lo spettacolo vince il Premio della Giuria e il Premio miglior interprete a Francesca De Pasquale al XXV Kotor Festival of Theatre for Children (Montenegro). Dopo una Cenerentola lontana dagli stereotipi e la Caterina protagonista scomoda e non allineata de La bisbetica domata, Factory continua l’indagine sul tema della diversità/identità.